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Quanto dura un materasso? 5 regole per prolungarne la vita

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In questa piccola guida scopriremo quanto dura un materasso, qual è la sua vita media e sfateremo alcuni. Infine vedremo 5 semplici regole per conservare il materasso sempre in ottime condizioni, evitando di deformarlo o rovinarlo.

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 Quante volte in televisione hai assistito a spot pubblicitari in cui vengono proposti materassi nuovi, magari in memory foam, dalle proprietà incredibili e che durano anche 30 anni?

Quando c’è di vero in queste pubblicità? Iniziamo subito sfatando un mito: il vecchio materasso della nonna, che durava anche 30-40 anni non è un modello da seguire.

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Guarda quanta polvere e pelle morta si accumula in un materasso vecchio

Soprattutto nei vecchi materassi in lana, con il passare del tempo tende ad accumularsi negli strati centrali una quantità molto elevata di polvere e pelle morta (guarda la foto a sinistra per rendertene conto!)

In pratica un materasso vecchio tende a diventare con il tempo l’ambiente ideale per gli acari della polvere, un nemico da non sottovalutare per la nostra salute.

I materassi vecchi inoltre tendono a perdere consistenza e rigidezza, spesso si deformano in maniera irreversibile e ciò certamente non migliora la qualità del nostro riposo.

Allora quanto dura un materasso?

La durata del materasso infatti non è così elevata: si tratta di un prodotto progettato per durare circa 10 anni. Oltre questo termina la fabbrica non garantisce più le stesse caratteristiche sia in termini di resistenza che di deformabilità.

Non credete quindi a chiunque vi proponga un prodotto che dura 20-30 anni, perché si tratta di una clamorosa inesattezza. Inoltre la durata del materasso è di 10 anni se conservato bene, se cioè viene effettuata una buona manutenzione. In caso contrario la vita del prodotto potrebbe essere addirittura minore.

Quale materasso scegliere?

In commercio esistono diversi tipi di materassi, ciascuno con delle proprie caratteristiche, punti di forza e debolezze. La scelta di un materasso in lattice, ad esempio, comporta una buona manutenzione, dato che si tratta di un prodotto di eccellente qualità, ma delicato.

Per chi è interessato a scegliere il materasso in memory foam o in poliuretano gli accorgimenti sono più o meno gli stesso: attenzione alla manutenzione, perché la durata dipende da quanto si avrà cura del proprio prodotto.

5 consigli per allungare la durata del materasso

Abbiamo così capito che la domanda “quanto dura un materasso?” dipende moltissimo da come viene utilizzato il prodotto e da come viene trattato.

Esistono alcuni piccoli suggerimenti e consigli, che abbiamo raccolto qui in 5 step, per prolungare la vita del materasso, evitando che si danneggi o si deformi in maniera irreversibile.

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  1.  Almeno 1 volta a settimana ricordati di cambiare le lenzuola in camera da letto. Inoltre ogni mattina lascia il materasso scoperto e fai in modo che “prenda aria”. Ciò farà si che si abbassi l’umidità, sfavorendo la proliferazione degli acari della polvere.
  2. 1 volta ogni 2-3 settimane ruota il materasso di 180°. Cioè il lato piedi deve diventare di testa e viceversa. Ciò permette al supporto di subire una sollecitazione più o meno costante nel tempo: in questo modo prolungherai la durata del materasso!
  3. Mantieni il materasso sempre fresco e pulito (scopri come pulire il materasso). Proteggilo inoltre con un coprimaterasso impermeabile, eviterai che si macchi.
  4. Evita il contatto diretto del materasso con i raggi solari, evita di mangiare o fumare a letto. Oltre a macchiarlo, rischi che l’odore di fumo ti accompagni a lungo durante la notte.
  5. Poggia il tuo materasso su una rete a doghe in legno e non su una tavola continua. Il prodotto deve poter costantemente respirare: un buon ricambio d’aria è fondamentale per la durata del materasso.

Quando cambiare il materasso?

Se noti che il tuo materasso cigola, fa strani rumori, è deformato in alcuni punti, forse è arrivato il momento di sostituirlo. Se non sono ancora passati 5 anni puoi ricorrere al Topper Memory, un prodotto che ti permette di prolungare la durata del materasso di qualche anno ancora.

In alternativa puoi scegliere il materasso nuovo tra i tanti prodotti in offerta del brand INfamily. Perché questo marchio? E’ l’unico in Italia che ti da una speciale garanzia di 10 anni su tutti i materassi certificati della propria linea, con i prezzi più bassi online e senza spese di consegna!

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Come pulire il materasso a casa

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Anche il migliore materasso, con il passare del tempo, tende ad accumulare polvere e può essere minacciato da macchie o prodotti chimici troppo aggressivi. E’ importante quindi lavare o comunque pulire il materasso periodicamente, anche per evitare il pericolo di un eccessiva proliferazione degli acari della polvere. Ecco qualche consiglio su come mantenere pulito il materasso.

Il modo certamente più facile è quello di portarlo in un centro specializzato che possa curarne l’igiene e la pulizia in maniera ottimale. I costi per la pulizia del materasso rischiano di essere alti, a seconda delle dimensioni e del tipo di prodotto da lavare. La soluzione migliore è di pulire il materasso a casa, magari usando metodi naturali.

Come usare il bicarbonato per la pulizia del materasso

pulire-il-materassoIl miglior metodo naturale prevede l’uso del bicarbonato, un prodotto completamente anallergico e che disinfetta e pulisce in maniera delicata non rovinando il rivestimento del materasso.

Questo trattamento ti permette di rimuovere polvere, peli, capelli ed impurità che si sono accumulate in tante ore di sonno. E’ sufficiente una spazzola e del bicarbonato di sodio da spazzolare sulla superficie del materasso e lasciar agire qualche minuto. Con la spazzola pulita è necessario poi spazzolare di nuovo per rimuovere il prodotto.

E’ importante essere delicati in questa operazione di pulizia per non rovinare gli strati dei materassi tecnologicamente più moderni, come quelli in poliuretano espanso o in memory foam. Puoi ripetere questa operazione anche 1 volta a settimana.

Come smacchiare il materasso

In questo caso non esiste un metodo unico per pulire il materasso, ma molto dipende dal tipo di macchia. Ad esempio le macchie di caffè vanno trattate con poche gocce di glicerina, che puoi acquistare in qualsiasi farmacia. Basta trattare la zona sporca con un batuffolo di cotone inumidito, si lascia agire una decina di minuti e poi si pulisce con un normale detergente.

Un problema ben noto a tutte le mamme è pulire il materasso di pipì. In questo caso la migliore soluzione al problema, anche per evitare di lasciare l’alone, è il sapone di Marsiglia. Molto dipende anche dall’estensione della macchia, ma generalmente sono sufficienti acqua, sapone e olio di gomito. Se le macchie di urina sono già secche ciò potrebbe non bastare, per cui consigliamo l’uso di qualche goccia di aceto bianco o di limone, da lasciar agire per qualche ora.

Le macchie di sangue, molto ostinate e difficili da eliminare, vanno trattate preparando un composto a base di acqua ossigenata (200 millilitri), bicarbonato di sodio (un paio di cucchiaini) e scaglie di sapone di Marsiglia. Questo detergente fatto in casa va preparato al momento affinché sia efficace e bisogna lasciarlo agire circa 15 minuti. Il materasso poi va lasciato asciugare in luogo ben ventilato, per evitare che si formi la muffa.

Come proteggere il materasso da tutte le macchie

Molto spesso le macchie più ostinate richiedono degli interventi più drastici, con prodotti chimici aggressivi. Questi rischiano di rovinare la parte esterna del materasso.

E’ nostra opinione che il modo migliore per avere un materasso pulito e sempre fresco sia quello di proteggerlo con un coprimaterasso impermeabile. Si tratta di un dispositivo sanitario che ci permette anche di combattere le temute colonie di acari della polvere. Guarda i migliori in offerta che abbiamo selezionato…

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